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FLORA ACQUATICA RAVENNA 

                                          Cos'è la flora

Le piante acquatiche, chiamate anche piante idrofitiche o idrofite, sono piante che si sono adattate a vivere in ambienti acquatici o presso di essi. Vivere sopra o sotto la superficie dell'acqua richiede numerosi adattamenti speciali. Alcune piante acquatiche possono essere felci, equiseti, licopodi o selaginelle (si tratta di piante classificate come Briofite e dispongono di un sistema vascolare che consente loro di vivere presso luoghi o superfici acquatiche o in ambienti acquatici) o alcune angiosperme (si tratta di diverse famiglie, sia monocotiledoni sia dicotiledoni).  Le alghe, che comunemente ed erroneamente sono considerate piante acquatiche, in realtà non lo sono, dal momento che non dispongono di un sistema vascolare, ma sono organismi pluricellulari, come le alghe marine, e quindi solitamente non vengono incluse nella categoria delle piante acquatiche. A differenza di altri tipi di piante le idrofite non hanno problemi a trattenere l'acqua in quantità abbondanti e ciò significa anche che la pianta ha meno bisogno, rispetto ad altre piante, di regolamentare la propria traspirazione.  

                                                                        Caratteristiche delle idrofite

•Presentano una cuticola sottile. Le cuticole principalmente prevengono la perdita di acqua e di conseguenza la maggior parte delle idrofite non ha bisogno di cuticole, disponendo di una singola cuticola sottile che previene la perdita per lo stretto indispensabile, trattandosi di piante che vivono a stretto o intimo contatto con l’acqua.

•Gli stomi sono aperti per la maggior parte del tempo perché l'acqua di cui la pianta dispone è abbondante. Ciò significa che le cellule di guardia accanto agli stomi sono generalmente inattive.

•Hanno però un numero maggiore di stomi, rispetto ad altre specie, che possono trovarsi su entrambi i lati delle foglie.

•Hanno una struttura meno rigida dal momento che sopportano anche meglio la pressione dell'acqua.

•Alcune specie come le ninfee, sfruttano le foglie per il galleggiamento.

•Hanno radici piccole dal momento che per mezzo di esse devono solo assorbire le sostanze nutritive, tra cui anche l’ossigeno (per il quale sono specializzate), presenti nell’ambiente e quindi nell’acqua che le circonda in quantità abbondante.

•Le radici vengono definite anche “a piuma” dal momento che non c’è nessuna necessità di sostenere la pianta.

                                           FIUME LAMONE

L’area di studio include tre zone umide (Punte Alberete, Valle Mandriole e Bassa del Bardello), adiacenti il tratto terminale del fiume Lamone, in provincia di Ravenna.
Il fiume Lamone nasce nell’alto Appennino tosco-romagnolo e sfocia nel Mare Adriatico a circa 10 km a nord della antica città.
Nel tratto pianeggiante, il fiume attraversa una vasta zona paludosa che con il tempo è stata oggetto di bonifica. Queste zone palustri sono chiamate localmente ‘figlie del Lamone e la loro flora costituisce una testimonianza e un patrimonio di biodiversità vegetale di eccellenza rispetto ad un territorio pesantemente antropizzato e banalizzato.


I tre biotopi presenti in queste zone hanno caratteristiche pedologiche, strutturali e vegetazionali alquanto diverse tra di loro:

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        Punte Alberete

Comprende nei suoi 186 ettari non solo la maggiore foresta allagata regionale, ma anche ambienti ecotonali di transizione rappresentativi dell’evoluzione vegetazionale, dai lamineti ai cariceti, ai tifeti e fragmiteti, dagli arbusteti al bosco compatto, a cui si aggiungono piccole aree prative variamente allagate nel corso delle stagioni

    Valle Mandriole

Estesa sui 260 ettari, risulta molto più omogenea, data la maggiore profondità delle acque, e presenta attualmente una vastissima superficie scoperta da vegetazione, più consistenti fragmiteti e piccoli relitti boschivi

Bassa del Bardello

 Si estende solo per un centinaio di ettari, ma il suo substrato sabbioso e la derivazione dalle antiche compagini forestali ravennati rendono conto di una flora che trasmuta dal fragmiteto centrale - bassa del Pirotolo - a paleodune sabbiose ed interessanti ambienti di transizione.

IN QUESTE ZONE POSSIAMO TROVARE

                                                                        Idrofite natanti e sommerse

- popolamenti di idrofite liberamente natanti:  piante acquatiche galleggianti, non ancorate al fondo e prive di vere radici. Alla costituzione partecipano, in proporzioni variabili, diverse specie di lenticchia d’acqua,  il morso di rana, le felci acquatiche,  l’epatica Riccia fluitans, alle quali si aggiunge l’esotica Lemna minuta che talvolta mostra caratteristiche invasive;

Lemna minor (lenticchia d’acqua) è una spermatofita, cioè ha il sistema riproduttivo basato sulla produzione di fiori e semi; date le sue dimensioni estremamente esigue, è tra le spermatofite più piccole esistenti.

Il morso di rana è una pianta acquatica provvista di radici fluttuanti, che, in caso di scarsità di acqua, possono ancorarsi al substrato. Produce stoloni lunghi fino a 30 cm, che in corrispondenza dei nodi sviluppano rosette foliari che si distendono sulla superficie dell'acqua

- popolamenti di idrofite sommerse, costituite soprattutto da Ceratophyllum demersum, in acque tendenzialmente eutrofiche, calme o debolmente fluenti, e da Utricularia australis, in acque stagnanti mesotrofiche.

Il ceratofillo comune (Ceratophyllum demersum)  È una pianta acquatica sommersa, che cresce in filamenti che possono raggiungere anche 1–3 metri di lunghezza, con numerosi aghi morbidi che ne aumentano il volume. 

L'erba vescica delle risaie (Utricularia australis) è una pianta carnivora con fusti flottanti lunghi sino a 100–150 cm, privi di un vero e proprio apparato radicale

Idrofite radicanti

Vegetazione di idrofite radicanti
Piante acquatiche radicate sul fondo, quindi con organi perennanti sommersi. Sono perciò sommerse o parzialmente galleggianti in acque tranquille o debolmente fluenti, ricche di sostanze nutritive, che di volta in volta possono essere rappresentate da lamineti con Nymphaea alba e Persicaria amphibia, oppure da popolamenti quasi interamente sommersi

La ninfea comune (Nymphaea alba) è una pianta acquatica che vive di preferenza nelle acque ferme o a lento decorso, è radicante e perenne, ed è particolarmente resistente e si propaga con facilità tanto che in certi casi viene considerata invasiva

Il poligono anfibio (Persicaria amphibia) è una pianta perenne che deve il suo epiteto specifico al fatto di potersi adattare a vivere sia come pianta acquatica che come pianta terrestre.

MAR ADRIATICO

Il mare Adriatico è l'articolazione del mar Mediterraneo situata tra la penisola italiana e la penisola balcanica. Bagna sei Paesi: Italia, Slovenia, Croazia, Bosnia ed Erzegovina, Montenegro e Albania, confinando a sud-est con il Mar Ionio. Geograficamente fa parte del Mediterraneo orientale.

Vegetazione marina

Le alghe rosse sono presenti fino a 130 metri di profondità e nelle grotte dalle cui pareti si protendono anche le colonie rosa.

La posidonia oceanica è una pianta acquatica, caratteristica del Mar Adriatico. Ha caratteristiche simili alle piante terrestri, ha radici, un fusto rizomatoso e foglie nastriformi lunghe fino ad un metro e unite in ciuffi di 6-7. Fiorisce in autunno e in primavera produce frutti galleggianti volgarmente chiamati "olive di mare"

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