GEOGRAFIA DI RAVENNA
Introduzione
Ravenna, città capoluogo di provincia della regione Emilia Romagna, si estende sulla bassa pianura romagnola, vicino alla costa adriatica, dove sorge un porto ancora attivo. È collegata al mar Adriatico dal Settecento, per mezzo del porto-canale Corsini. È la città più grande e storicamente più importante della Romagna; il suo territorio comunale è il secondo in Italia per superficie, superato solo da quello di Roma, e comprende nove lidi della riviera romagnola. Ravenna, nella sua storia, è stata capitale tre volte: dell'Impero romano d'Occidente del Regno degli Ostrogoti e dell'Esarcato bizantino Per le vestigia di questo luminoso passato, il complesso dei primi monumenti cristiani di Ravenna è inserito, dal 1996, nella lista dei siti italiani patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, come sito seriale "Monumenti paleocristiani di Ravenna".
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Territorio
Per quanto riguarda il territorio della provincia di Ravenna si ritrovano i tratti tipici della pianura padana accanto ad un'area caratterizzata da un profilo più collinare. La maggior parte del territorio è infatti occupata dalla pianura alluvionale del Po, tra la via Emilia e le Valli di Comacchio; una porzione assai meno estesa insiste sui primi rilievi collinari della fascia preappenninica. Attraversata dal corso dei fiumi Reno, Lamone e Montone, la provincia offre così una notevolissima varietà di ambienti e paesaggi: dalla riviera arricchita di lussureggianti pinete all'area palustre delle Valli di Comacchio, alla fertile pianura coltivata, alle dolci colline della zona faentina. Parte del territorio è ricompresa nel Parco Regionale del Delta del Po e in generale sono state intraprese iniziative volte alla conservazione del patrimonio naturale, come l'istituzione di aree protette quali l'oasi di Punte Alberete, una foresta allagata in cui si alternano aree di boschi e praterie sommerse, visitabile grazie ad un sentiero rialzato con passerelle, o la Valle Furlana, che si trova lungo l'argine del fiume Reno. La creazione di questi ambienti protetti ha consentito la conservazione dell'habitat naturale della flora tipica palustre (campanule, ninfee, iris) e permette una vita meno disturbata alla copiosa e variegata fauna presente: aironi, sterne e gabbiani di diverse specie, falchi di palude, cavalieri d'Italia, pittime, ibis, avocette. Alle specie stanziali si affiancano, per lo più nel periodo estivo, lo svasso maggiore, il cormorano, il germano reale, la folaga. Oltre agli uccelli si trovano mammiferi quali la nutria e il coniglio selvatico; occasionalmente si osserva la presenza della lontra. Nelle acque delle zone palustri nuotano anguille, spigole, orate, cefali, e passere. Il clima di Ravenna è tipico della pianura padana sud-orientale, influenzato dal mare Adriatico, distante solo 8 km dal centro abitato, ed è di tipo temperato sub-continentale, con inverni generalmente freddi ma non rigidi ed estati piuttosto calde, con temperature che si attestano su valori medi di poco inferiori ai 23 °C. Sia d'estate che d'inverno l'aria presenta un consistente grado di umidità.
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Popolazione e Storia
Nella seconda metà del XX secolo la città ha conosciuto un periodo di grande espansione. Alla crescita demografica si è affiancata una serie di progetti architettonici che si concentrano in particolare attorno al canale Candiano, che collega la città al mare Adriatico. La darsena di città e le antiche zone portuali sono al centro della rivoluzione urbanistica che la città conoscerà nei primi decenni del XXI secolo con la creazione di zone verdi, viali, zone a carattere commerciale, del polo nautico e del Tecnopolo per l'energia. Pur non avendo le alte percentuali di popolazione di origine straniera degli altri comuni dell'Italia Settentrionale, negli anni tra 2005 e 2010 Ravenna ha vissuto un incremento dell'immigrazione. Ravenna è la sede di una delle più antiche diocesi della Chiesa cattolica italiana. Altri edifici di culto presenti nella città di Ravenna: Moschea è la seconda per grandezza dopo quella di Roma e Chiesa Ortodossa. Come detto in precedenza Ravenna gode di una storia gloriosa, il periodo storico che maggiormente caratterizza la città è quello paleocristiano come testimoniano i numerosi edifici dell’epoca(Basilica di San Vitale, Mausoleo di Galla Placidia, Basilica di Sant’Apollinare in Classe, Mausoleo di Teodorico).
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Economia e servizi
In epoca pre-unitaria Ravenna era nota per il porto, lo scalo dello Stato Pontificio più frequentato tra quelli che si affacciano sul mare Adriatico. Il resto dell'economia ravennate era costituito da agricoltura di sussistenza. L'industria iniziò ad affacciarsi alla fine del XIX secolo. La prima attività a prendere piede fu quella saccarifera, con l'apertura degli zuccherifici di Classe (1900) e di Mezzano. Successivamente vennero avviate nuove attività in altri settori. L'agricoltura, comunque, rimane la principale attività economica del Ravennate. La staticitià del contesto urbano contrasta con la vivacità delle attività agricole: parte dalla campagna la modernizzazione dell'economia ravennate tra le due guerre. L'industria del turismo prese le mosse dopo la prima guerra mondiale. Ancora all'inizio del Novecento il litorale appariva aspro e deserto. Il settore turistico è stato rilanciato con l'apertura, nel 1992, del Parco di divertimenti «Mirabilandia» e con incentivi nella valorizzazione del paesaggio palustre e della città. l porto continua ad essere il traino dell'economia ravennate. È uno degli scali più importanti dell'Adriatico. Le statistiche parlano di 21,5 milioni di merci movimentate, un traffico container pari a 208 000 TEU e 5,7 milioni di tonnellate di merci alla rinfusa. Oltre al porto nella zona di Ravenna sono presenti alcuni aereoporti: Lo scalo aereo commerciale più vicino alla città si trova a 27 km ed è l'aeroporto di Forlì mentre a 3 km dalla periferia sud della città si trova il piccolo aeroporto di Ravenna, sede di un club di paracadutisti e dedicato quasi esclusivamente a voli turistici. Ogni anno sono in funzione degli appositi bus navetta che collegano Ravenna con l'Aeroporto di Bologna.